La tecnologia contro il virus. Ecco chi ha vinto la battaglia.
Martedì 28 Aprile è stato pubblicato su Il Biellese, testata giornalistica della nostra città d’origine, l’articolo di Alessandro Canepa che trovate in allegato.
Si tratta di un' interessante riflessione sulla tecnologia, su come viene utilizzata o non utilizzata e di come potrebbe essere d’aiuto per fronteggiare questa situazione di emergenza sanitaria.
Tutto parte da una semplice domanda:
Cosa risponderesti se ti dicessero che scaricando un app sul tuo smartphone potresti portare indietro le lancette fino a fine 2019?
Questa domanda nasce dal dibattito sulle applicazioni di tracciamento dei dati che si è aperto proprio negli ultimi giorni, e la risposta del nostro fondatore pone attenzione su una fase cruciale e fondamentale per la realizzazione di app così delicate, che usano dati sensibili degli utenti: la fase di test.
Prima di lanciare qualsiasi app e qualsiasi tecnologia è importantissimo testarla, ed ecco come risponderebbe Alessandro alla domanda iniziale:
“Se la ponessero a me risponderei cosi: Ci sono i test per tutta la popolazione? Se non ci sono la app non ha i dati con cui lavorare, quindi è inutile farsi illusioni che la tecnologia fornisca una soluzione. Ricorderei poi con malinconia i tempi in cui conoscevamo la Corea del Sud come un paese a basso costo, produttore della prima Hyundai Pony (chi se la ricorda?) mentre noi ci sentivamo una potenza industriale. Ed oggi invece noi non siamo ancora in grado di fare i test e loro si. Nel caso fossero disponibili i test per tutti, risponderei invece che le alternative sono se accettare il rischio di utilizzare la tecnologia a nostra disposizione ed agire per riguadagnare la libertà perduta di vivere e lavorare (e per difenderla in futuro) oppure non agire, in attesa di approfondite discussioni e sopportando nell’attesa i danni. Sceglierei la prima.”
Ti invitiamo a leggere l’articolo!